domenica 25 novembre 2012

"Benedetto" un corno.

Il molto reverendo signor Papa continua a stupire con i suoi effetti speciali.
La settimana scorsa è uscito il suo ultimo libro su Gesù, tutto dedicato ai vangeli dell'infanzia, con cui questo Papa (che uscì in pubblico dopo il Conclave vestito come un pontefice del Cinquecento) conclude la sua opera di revisione della figura del Cristo, cercando di assestare il colpo definitivo alla ricostruzione condotta nel Novecento attraverso l'analisi storico-critica dei testi. Da quello che se ne legge sui giornali, si tratta di una bella operazione di nostalgia, che cerca di riportare in auge una serie di baggianate ormai definitivamente mandate in soffitta non tanto dalla storia, quanto piuttosto dalla scienza, cioè dalla rigorosa analisi filologica applicata ai testi della Rivelazione. Solo per fare un esempio: secondo il Romano Pontefice, non solo la stella cometa sarebbe davvero apparsa ai Magi, andandosene in giro per i cieli della Palestina (fermandosi sopra il palazzo di Erode ad aspettare i Magi, che discutevano con i suoi scribi, e poi di nuovo fuori dalla casa di Betlemme: insomma, viveva di vita propria...), ma addirittura la strage degli innocenti sarebbe un dato storico incontrovertibile (non è dato sapere perché mai nessuno storico romano menzioni un insensato bagno di sangue di quelle dimensioni, perpetrato da uno Stato sottoposto alla legge imperiale: forse erano distratti, o forse approvavano il massacro, perché, si sa, i pagani mangiavano i bambini...).
Non è che mi consoli molto la posizione di Vito Mancuso, che effettivamente dice una cosa molto sensata, cioè che questo tentativo di papa Ratzinger è ormai fuori tempo massimo e che nessuno che abbia un minimo di preparazione può dare retta a una posizione tanto retrograda. Il problema vero, però, non è quello dei dotti, ma quello dei "semplici", dei cristiani di tutti i giorni, a cui d'ora in avanti si tornerà a raccontare delle belle favolette che non hanno nulla a che fare con la verità storica: torneranno, cioè, ad essere trattati da bambini un po' tonti, con il bel risultato che o se ne andranno appena avranno un dubbio, o resteranno al di là di ogni dubbio e dovranno sempre più chiudersi in difesa da un mondo che percepiranno come assolutamente inconciliabile con le favole a cui sono abituati, finendo così per diventare dei fondamentalisti pericolosi. E bravo Peppe: Proprio un bel risultato!
Ho ancora un paio di notazioni a margine.
Pare (leggo sul Corriere) che nel libro ci siano una serie di belle fucilate alle tradizioni popolari, come quella dell'asino e del bue, che non ci sarebbero stati alla nascita del "pargol divin"; e fin qui uno dice, vabbè, niente bue, era simpatico, ma chissene, il presepe lo facciamo lo stesso. Però la storia della verginità di Maria quella no, quella è storia storica, niente dubbi, è andato tutto davvero così. Il tema è vastissimo e non mi ci addentro: mi preme solo notare che, quando si va a toccare le donne e la loro libertà di scegliere cosa fare del loro corpo e della loro vita, ci troviamo sempre di fronte ad una chiusura totale, ad uno sbarramento senza crepe. Anche qui, un deciso passo in avanti...
In secundis faccio notare che tutta questa operazione di demolizione degli studi storico-critici (che è il cuore di tutta la trilogia su Gesù di Ratzinger, come rileva bene Mancuso) va in senso esattamente opposto a quanto affermato dalla Costituzione Dogmatica del Concilio Vaticano II sulla Divina Rivelazione DEI VERBUM (segnatamente al capitolo 12). Una conferma in più alle tesi di chi sostiene che il tedesco stia cercando di demolire definitivamente il Concilio.
Torno infine sulla domanda del post precedente: chi è dentro, e chi è fuori? personalmente, mi pare che ormai il vecchio pastore tedesco stia riportando la Chiesa ad una situazione talmente retrograda e oscurantista, che si è messo da solo al di fuori di ogni recuperabilità. Ciao ciao, Joseph: se questa è la Chiesa che vuoi, finirà che ti ci ritroverai da solo, con qualche migliaio di fanatici e i tuoi amichetti Lefebvriani...

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